La confusione circonda i viaggi in Kenya: ora senza visto?

La confusione circonda i viaggi in Kenya: ora senza visto?
tramite White Plain Safaris | CTT
Scritto da Binayak Karki

Questa mossa arriva dopo che la nazione dell’Africa orientale ha fatto notizia eliminando l’obbligo del visto per i visitatori, per poi introdurre poco dopo il nuovo sistema eTA.

KeniaLa recente implementazione del Autorizzazione elettronica di viaggio (eTA) il 5 gennaio ha suscitato confusione nel settore dei viaggi in Kenya e nel settore dei viaggi globale per quanto riguarda le sue implicazioni per l’ingresso nel paese.

Questa mossa arriva dopo che la nazione dell’Africa orientale ha fatto notizia eliminando l’obbligo del visto per i visitatori, per poi introdurre poco dopo il nuovo sistema eTA.

Richard Trillo, responsabile dell'Africa orientale presso Expert Africa, ha espresso preoccupazione per l'ambiguità che circonda il sistema eTA. Ha sottolineato che ogni viaggiatore, indipendentemente dall'età, ora richiede la propria eTA, una deroga al precedente obbligo di visto per coloro di età pari o superiore a 16 anni. Trillo ha inoltre notato il persistente funzionamento della piattaforma ufficiale per i visti online, che non riesce a reindirizzare gli utenti all'URL corretto o a chiarire le normative aggiornate.

Il giornalista della CNN Larry Madowa ha sollevato interrogativi sul ritrovato status di “senza visto” del Kenya, evidenziando la contraddizione nel processo.

Anche se il Paese vanta un accesso senza visto, i viaggiatori sono obbligati a richiedere l’autorizzazione elettronica al viaggio, a pagare una tassa di elaborazione di 30 dollari e a sopportare un potenziale periodo di attesa di tre giorni per l’approvazione, spingendo Madowa a chiedere: “Allora, un visto?”

I prerequisiti per la richiesta per tutti i viaggiatori includono un passaporto valido con sei mesi di validità dopo l'arrivo previsto, un selfie o una foto tessera, dettagli di contatto, itinerario di arrivo e partenza, conferma dell'alloggio e mezzi di pagamento (carta di credito, carta di debito, Apple Pagare, ecc.).

Questa transizione ha lasciato perplessi sia i viaggiatori che gli esperti del settore, sollevando interrogativi sulle implicazioni pratiche e sulle lacune comunicative dei recenti cambiamenti nella politica dei visti del Kenya.

COSA TOGLIERE DA QUESTO ARTICOLO:

  • La recente implementazione da parte del Kenya del sistema di autorizzazione elettronica al viaggio (eTA) il 5 gennaio ha suscitato confusione nel settore dei viaggi in Kenya, così come nell'industria dei viaggi globale, per quanto riguarda le sue implicazioni per l'ingresso nel paese.
  • Trillo ha inoltre notato il persistente funzionamento della piattaforma ufficiale per i visti online, che non riesce a reindirizzare gli utenti all'URL corretto o a chiarire le normative aggiornate.
  • Anche se il Paese vanta un accesso senza visto, i viaggiatori sono obbligati a richiedere l'autorizzazione elettronica al viaggio, a pagare una tassa di elaborazione di 30 dollari e a sopportare un potenziale periodo di attesa di tre giorni per l'approvazione, sollecitando l'indagine di Madowa.

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Binayak Karki

Binayak - con sede a Kathmandu - è un editore e autore che scrive per eTurboNews.

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