Italy Tourism attira quasi 40 miliardi di spesa per i viaggiatori internazionali

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L'esito positivo del 2018 per il turismo in Italia mostra un incremento di quasi l'11%, con circa 41.7 miliardi di euro spesi dai viaggiatori internazionali rispetto ai 39.1 miliardi di euro del 2017, con un volume di 25.5 miliardi di euro spesi dagli italiani all'estero contro i 24.6 miliardi di euro del l'anno precedente, pari a 16.2 miliardi di euro.

Questi i dati più significativi presentati a una conferenza italiana e internazionale sul turismo. Risultati e trend per incoming e outgoing 2019 sono stati organizzati dal Ciset (Centro Internazionale di Studi) sull'Economia del Turismo Università Ca Foscari di Venezia in collaborazione con la Banca d'Italia di Treviso.

A conti fatti, per il turismo si attesta una crescita significativa delle entrate internazionali (+ 6.5%), a fronte di una più contenuta espansione della spesa (+ 3.8%). Durante il convegno sono stati illustrati il ​​profilo e le preferenze del turista incoming del territorio italiano: itinerante, dove il paesaggio è come un mix integrato di elementi quali cultura e arte, natura, enogastronomia, tradizioni, e diventa la principale attrazione la scelta della destinazione.

In dettaglio, Mara Manente del Ciset ha sottolineato che la ricchezza generata dal turismo resta polarizzata nelle prime 5 regioni turistiche: Lombardia, Lazio, Veneto, Toscana e Campania, che rappresentano il 67% della spesa dei turisti internazionali, con alcune rispettabili performance come il ruolo economico consolidato del turismo culturale tradizionale, che si attesta intorno ai 15.7 miliardi di euro, con un andamento decisamente più contenuto rispetto al biennio precedente (+ 1.8%). Si confermano anche gli ottimi risultati del turismo balneare (6.6 miliardi di euro, + 19.8%) nonché la dinamica a doppia cifra della vacanza attiva enogastronomica green (+ 17% del fatturato, pari a 1.2 miliardi).

Molto positivi, infine, anche i risultati del turismo di montagna, che confermano il trend di ripresa già registrato a partire dal 2017 (1.6 miliardi di fatturato). Per quanto riguarda i principali bacini di provenienza dei vacanzieri internazionali, il Centro Europa si mantiene molto buono, in particolare Austria (+ 11.5% di spesa) e Germania (+ 8.1%).

Altrettanto positiva la performance del mercato francese, che ha speso 2.6 miliardi di euro (+ 8.8%) in Italia, sia nel Regno Unito che in Spagna, entrambi con incrementi a due cifre. Per il mercato tedesco, in particolare, il 2018 è stato l'anno della massiccia riscoperta delle spiagge italiane, dall'Alto Adriatico alla Puglia, dalla Liguria alla Calabria.

Il costo totale per la vacanza mare e sole ha superato i 2.2 miliardi, allontanando nuovamente il soggiorno culturale, tradizionale e improntato ad un'esperienza di degustazione e vacanza attiva (1.75 miliardi di fatturato, + 4.6%). Confermato l'apprezzamento dei tedeschi per la montagna italiana, dove sono stati superati i 600 milioni di euro di spesa.

Sul fronte extraeuropeo prosegue il rafforzamento del mercato statunitense (+ 5.8%), la cui spesa media si stabilizza intorno ai 170 euro al giorno. Il risultato più significativo, però, si riscontra nel contributo economico del turismo cinese che, grazie all'aumento sia dei flussi che della spesa media (176 euro), ha registrato un significativo + 45% di entrate per vacanza.

Sia per il turismo russo che per quello brasiliano, invece, è stata registrata una diminuzione del 10% e del -6% della spesa per le vacanze. Massimo Gallo, funzionario di Banca d'Italia, ha focalizzato l'attenzione sui vacanzieri in arrivo, evidenziando le concentrazioni in termini di caratteristiche, provenienza, tipologia di vacanza e destinazione. L'Italia ha visto aumentare, in particolare, i turisti appartenenti alle fasce di età più giovani e quelli provenienti da aree extraeuropee, dove l'incidenza dei viaggiatori sul bacino potenziale di residenti è ancora bassa. Questo profilo di viaggiatore (giovane ed extraeuropeo) è più frequentemente associato alle vacanze culturali - dal 2010 gli arrivi per vacanze culturali, o nelle città d'arte), hanno infatti registrato la crescita maggiore, e anche le vacanze rurali e quelle al mare si sono arricchite di contenuti culturali e artistici. Le grandi aree urbane, soprattutto siti Patrimonio dell'UNESCO, si sono rivelate le mete preferite.

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Circa l'autore

Mario Masciullo - eTN Italia

Mario è un veterano nel settore dei viaggi.
La sua esperienza si estende in tutto il mondo dal 1960 quando all'età di 21 anni iniziò ad esplorare il Giappone, Hong Kong e la Thailandia.
Mario ha visto svilupparsi il Mondo Turismo fino ad oggi ed è stato testimone del
distruzione della radice / testimonianza del passato di un buon numero di paesi a favore della modernità / progresso.
Negli ultimi 20 anni l'esperienza di viaggio di Mario si è concentrata nel sud-est asiatico e negli ultimi tempi ha incluso il subcontinente indiano.

Parte dell'esperienza lavorativa di Mario comprende molteplici attività nell'Aviazione Civile
field si è concluso dopo aver organizzato il kik off di Malaysia Singapore Airlines in Italia come Institutor e proseguito per 16 anni nel ruolo di Sales / Marketing Manager Italy per Singapore Airlines dopo la scissione dei due governi nell'ottobre 1972.

La licenza ufficiale di Giornalista di Mario è rilasciata dall'"Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma, Italia nel 1977.

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