L'Italia revoca il divieto di volo in Libia e riprenderà i voli diretti in Libia

L'Italia revoca il divieto di volo in Libia e riprenderà i voli diretti in Libia
L'Italia revoca il divieto di volo in Libia e riprenderà i voli diretti in Libia
Scritto da Harry Johnson

I voli in partenza dalla Libia sono stati a lungo limitati a Tunisia, Giordania, Turchia, Egitto e Sudan, con l'UE che vieta l'aviazione libica dal suo spazio aereo.

Secondo le informazioni pubblicate su Twitter dal ambasciata italiana ieri in Libia una delegazione di Roma è stata ricevuta dal Ministro di Stato Walid Al Lafi del Governo di Unità Nazionale libico, nonché dal Presidente dell'Ente Libia per l'Aviazione Civile Mohamed Shlebik, e si è discusso del rilancio del servizio aereo diretto tra l'Italia e il Paese nordafricano ha avuto luogo.

I diplomatici italiani hanno detto che dopo la revoca del Libia divieto di volo imposto un decennio fa tra il caos che seguì il rovesciamento del leader, Muammar Gheddafi, e l'intervento della NATO, i voli diretti tra i due paesi dovrebbero riprendere questo autunno.

Secondo le informazioni dell'ambasciata italiana a Tripoli, funzionari libici e italiani hanno discusso della "ripresa dei voli diretti", confermando la "stretta partnership italo-libica sull'aviazione civile".

Il primo ministro libico Abdul Hamid al-Dbeibeh ha affermato che il governo italiano "ci ha informato della sua decisione di revocare il divieto aereo imposto all'aviazione civile libica 10 anni fa", aggiungendo che i primi voli diretti sono previsti a settembre.

Il funzionario ha ringraziato la sua controparte italiana, Giorgia Meloni, salutando la decisione come una "svolta".

Secondo alcuni media italiani, negli ultimi mesi le autorità libiche avrebbero fornito ai loro colleghi italiani dati sugli adeguamenti delle infrastrutture e del controllo del traffico aereo negli aeroporti locali.

I voli in partenza dalla Libia sono stati a lungo limitati a destinazioni come Tunisia, Giordania, Turchia, Egitto e Sudan, con l'UE che vieta l'aviazione civile libica dal suo spazio aereo.

Nel 2011, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una proposta degli Stati Uniti per creare una no-fly zone sulla Libia per motivi apparentemente umanitari, nel mezzo del conflitto tra ribelli e forze governative sotto Gheddafi.

Attualmente il Paese è diviso tra il governo di unità nazionale riconosciuto a livello internazionale e le forze del generale Khalifa Haftar, che ha stabilito la sua capitale nella città orientale di Tobruk.

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Circa l'autore

Harry Johnson

Harry Johnson è stato il redattore degli incarichi per eTurboNews da più di 20 anni. Vive a Honolulu, Hawaii, ed è originario dell'Europa. Gli piace scrivere e coprire le notizie.

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