Alitalia - una sposa in attesa all'altare

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Giorni fa uno scoop annunciava: “Le Ferrovie dello Stato Italiane” (FS) hanno dato il “via libera” per l'acquisto integrale di Alitalia. 100%, per essere più precisi. Segue una clausola catch: a patto che arrivi un partner industriale straniero, da affiancare agli azionisti italiani che detengono il 51%. Deve trattarsi di un partner industriale forte che provenga dal settore aereo e che possa valorizzare il lungo raggio di Alitalia.

Sono stati menzionati anche i nomi dei possibili sposi della zitella: Delta Air Lines, easyJet, Lufthansa. Quest'ultimo ha affermato molto tempo fa che non avrebbero mai preso in considerazione la possibilità di associarsi ad Alitalia sostenuto dal governo italiano.

“Delta Air Lines, che ha presentato un'offerta vincolante, sarebbe il partner giusto, secondo i vertici di Fs (che hanno già incontrato i vertici del vettore statunitense), ma resta anche l'offerta di easyJet, che vorrebbe comunque un Alitalia rinnovata ”afferma il quotidiano economico Il Sole 24 Ore.

Ad oggi sono stati citati i nomi di molte compagnie aeree e di altri pretendenti per manifestare interesse per Alitalia, ma, per così dire, uno ad uno sono venuti e uno ad uno sono scomparsi, compreso lo statunitense Cerberus Fund.

Dopo i primi contatti della primavera scorsa, però, il pugno di investitori statunitensi sembra essere svanito nel nulla, lasciando spazio a un nuovo interesse del confinante fondo canadese Brookfield per entrare nella nuova Alitalia, a sostegno del progetto delle Ferrovie dello Stato.

Il progetto è stato segnalato da Il Sole 24 Ore e prontamente smentito da una nota diffusa dal Gruppo Brookfield.

Lufthansa, quindi, continuerebbe ad esaminare il dossier Alitalia, affiancato dall'advisor Merrill Lynch, con l'obiettivo di presidiare un mercato peculiare, come quello italiano, dove, nonostante il recente piano di investimenti per Air Dolomiti, lo spazio di crescita è ancora elevato .

La compagnia, guidata da Gianfranco Battisti, intanto prosegue con l'analisi dei dati della compagnia aerea e lavora su più tavoli, dialogando con ipotetici partner di progetto, come le offerte vincolanti e non vincolanti, ricevute lo scorso 31 ottobre, per l'acquisto di Alitalia sono ancora al vaglio della terna allestita da Luigi Gubitosi, Stefano Paleari ed Enrico Laghi.

Le ultime indiscrezioni indicano come scadenza la fine di questa settimana, entro la quale i tre consegneranno il loro rapporto al comitato di monitoraggio del Mise. Il quale, sulla base di questa relazione, esprimerà il proprio parere, propedeutico alla decisione del dicastero in materia con cui avviare la trattativa esclusiva.

Il new deal potrebbe partire già all'inizio del 2019, ma Battisti vorrebbe garanzie sulle condizioni stabilite con il Ministero dello Sviluppo Economico: un forte partner industriale!

Il quotidiano economico sottolinea che Delta Air Lines, che ha presentato un'offerta vincolante, sarebbe il partner giusto secondo i vertici di FS (che hanno già incontrato i vertici del vettore statunitense), ma resta anche l'offerta easyJet che farebbe Voglio ancora un Alitalia rinnovato.

CONTROLLI ANTITRUST

Intanto i riflettori dell'Antitrust sono sull'intera operazione Alitalia-FS: il Garante della concorrenza sarà chiamato a valutare gli effetti della fusione dei due soggetti che oggi rappresentano la spina dorsale del trasporto ferroviario e aereo in Italia.

Basti pensare alla tratta Roma-Milano dove FS detiene già il 65% di quota e che con l'acquisizione di Alitalia raggiungerebbe una quota di mercato di oltre il 75%.

Tra le ipotesi, ventilate dai media in queste ore, ci sarebbe la possibilità che il Garante richieda la vendita di bande orarie e tratti ferroviari per riequilibrare i due scenari di riferimento (ferrovia e trasporto aereo) dove il nuovo soggetto avrebbe una concentrazione di servizi troppo alto e danno della concorrenza.

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Il caporedattore dell'incarico è Oleg Siziakov

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