I social media non hanno molta influenza nella pianificazione del viaggio

L'uso dei social media ha subito una crescita esplosiva negli ultimi mesi, guidato da quello che sembra essere un desiderio quasi insaziabile di rimanere in contatto.

L'utilizzo dei social media ha subito una crescita esplosiva negli ultimi mesi, spinto da quello che sembra essere un desiderio quasi insaziabile di rimanere in contatto. Ma in che modo queste nuove forme di media hanno influenzato la scelta dei consumatori quando si tratta di valutare e acquistare servizi di viaggio? I risultati dell'ultimo sondaggio di travelhorizons rivelano alcune intuizioni intriganti.

Secondo il sondaggio rappresentativo a livello nazionale condotto nell'ottobre 2,200 su poco più di 2009 adulti statunitensi, quasi 6 viaggiatori attivi su 10 (59%) hanno visitato un sito di social networking. Le loro attività più popolari su questi siti includono il caricamento di foto/video (49%) e la valutazione di prodotti o servizi (46%). Circa un quarto ha visitato una chat room e/o pubblicato contenuti su un blog. Quasi la metà (46%) controlla i nuovi post sui propri siti almeno una volta al giorno.

Facebook gode della più alta incidenza di visite (quasi la metà dei viaggiatori attivi ha visitato e ben un terzo ha pubblicato una pagina personale), mentre circa un quarto dei viaggiatori attivi ha visitato MySpace. Entrambe le percentuali sono notevolmente aumentate rispetto a solo un anno fa. E quando si tratta di cercare contenuti sui siti social, l'incidenza delle visite a YouTube eclissa quella di TripAdvisor con un ampio margine.

Ma fino a che punto i contenuti trovati su questi siti influenzano la scelta del consumatore quando si tratta di valutare e selezionare i fornitori di servizi di viaggio? In questo momento, non molto, perché le visite al sito ai fini della pianificazione del viaggio rimangono piuttosto basse. A titolo di esempio, solo 1 utente di Facebook su 10 cerca consigli su destinazioni o fornitori di servizi di viaggio e solo 1 su 20 si è unito a una comunità di utenti che condividono interessi di viaggio comuni:

– L'11 percento chiede consigli su una destinazione
– L'8 percento chiede consigli su un fornitore di viaggi
– Il 6 percento viene a conoscenza delle offerte di viaggio
– Il 5% riceve aggiornamenti su destinazioni e fornitori di viaggi
– Il 5 percento si è unito a una comunità con interessi di viaggio simili

Questo è oggi, tuttavia. La rapidità con cui questo può cambiare è una questione di notevole speculazione dato il notevole tasso di penetrazione che questi siti hanno raggiunto in un periodo di tempo così breve. Tuttavia, per ora, i consumatori continuano a cercare e rispondere alle informazioni sui servizi di viaggio e sui fornitori da fonti di media offline e online più consolidate.

Fonte: www.pax.travel

COSA TOGLIERE DA QUESTO ARTICOLO:

  • By way of illustration, only 1 in 10 Facebook users seeks advice about either destinations or travel service suppliers, and just 1 in 20 has joined a community of users who share common travel interests.
  • According to the nationally representative survey of just over 2,200 US adults that was conducted in October 2009, almost 6 out of 10 (59 percent) of active travelers have visited a social networking site.
  • But to what extent does the content found on these sites influence consumer choice when it comes to the evaluation and selection of travel service suppliers.

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Circa l'autore

Linda Hohnholz

Caporedattore per eTurboNews con sede nel quartier generale eTN.

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