Le libertà online diminuiscono gravemente per l'undicesimo anno consecutivo

Il Myanmar è stato oggetto di pesanti critiche nel rapporto dopo che i militari hanno preso il potere con un colpo di stato a febbraio e hanno chiuso Internet, bloccato i social media e costretto le aziende tecnologiche a consegnare i dati personali.

La chiusura di Internet è stata utilizzata in modo simile per interrompere le comunicazioni prima delle elezioni in Uganda a gennaio e dopo le “elezioni” truccate in Bielorussia nell'agosto dello scorso anno.

In totale, almeno 20 paesi hanno bloccato l'accesso a Internet delle persone tra giugno 2020 e maggio 2021, il periodo coperto dal sondaggio.

Ma non sono state solo cattive notizie, con l'Islanda in cima alla classifica, seguita da Estonia e Costa Rica, il primo paese al mondo a dichiarare l'accesso a Internet un diritto umano.

All'altra estremità dello spettro, la Cina è stata nominata il peggior abusatore al mondo delle libertà di Internet, emettendo pesanti condanne al carcere per dissenso online.

In tutto il mondo, gli autori del rapporto hanno accusato i governi di utilizzare la regolamentazione delle aziende tecnologiche per scopi repressivi.

Numerosi governi stanno perseguendo leggi che limitano il vasto potere dei giganti della tecnologia come Google, Apple e Facebook, alcune delle quali sono un'offerta giustificata per prevenire comportamenti monopolistici, afferma il rapporto.

Ma ha invitato nazioni tra cui India e Turchia ad approvare una legislazione che ordina alle piattaforme di social media di rimuovere i contenuti ritenuti offensivi o che minano l'ordine pubblico, spesso in termini "vagamente definiti".

Anche la legislazione che costringe i giganti della tecnologia a memorizzare dati locali su server locali, presumibilmente in nome della "sovranità", è in aumento ed è soggetta ad abusi da parte dei governi autoritari, avverte il rapporto.

Secondo un progetto di legge in Vietnam, ad esempio, le autorità possono accedere ai dati personali delle persone con "pretesti vagamente definiti relativi alla sicurezza nazionale e all'ordine pubblico".

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Circa l'autore

Harry Johnson

Harry Johnson è stato il redattore degli incarichi per eTurboNews da più di 20 anni. Vive a Honolulu, Hawaii, ed è originario dell'Europa. Gli piace scrivere e coprire le notizie.

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