Alla Regione Veneto spetta il governo di un territorio che oggi ne vanta 8 Siti del patrimonio mondiale. È impegnata da tempo in un’azione di valorizzazione del proprio patrimonio di eccellenze con l’intento di unirsi ad altre proposte di candidatura, sia materiali che immateriali. Ciò si è concretizzato nella costituzione di un tavolo di lavoro e di un coordinamento interno UNESCO affidabilità.
La Regione, in quanto ente sovraordinato, è ritenuta “soggetto responsabile” secondo la definizione data dalla legislazione statale in materia. Il suo scopo è quello di intervenire con sempre maggiore energia nelle complesse e articolate questioni della tutela e conservazione, della gestione, della fruizione e della promozione. In quest’ottica tutti gli attori locali, in primis i soggetti istituzionali, le amministrazioni e gli enti pubblici, hanno il compito di trattare con particolare cura nei confronti dei beni posti sotto la tutela dell’UNESCO.
Tali temi trovano corrispondenza in una pluralità di competenze e funzioni istituzionali che la regione esercita e che devono essere affrontate e approfondite con specifico riferimento al patrimonio UNESCO.
Il patrimonio riconosciuto dall'UNESCO in Veneto coincide con un aspetto di importanza strategica e di alto potenziale per la crescita e lo sviluppo del territorio. Ciò si pone come un gruppo ad elevata visibilità in ambito internazionale e, anche per la sua natura ampiamente differenziata, identifica senza dubbio un livello di particolare attenzione da parte della governance locale.
La Regione Veneto si è, quindi, nel tempo impegnata ad intervenire con sempre maggiore incisività nei complessi e articolati temi di sostegno alla tutela e conservazione nonché alla promozione e fruizione dei Siti UNESCO. Essa, anche attraverso una politica di gestione condivisa delle istanze provenienti dai soggetti interessati, indica misure sempre più efficaci per coinvolgere tutti gli stakeholders del territorio.
In questa prospettiva nasce il Tavolo di Lavoro dei Siti UNESCO del Veneto, già istituito con Delibera di Giunta Regionale, per offrire un momento di incontro, confronto e scambio tra tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei beni iscritti al Patrimonio Mondiale. elenco nel Veneto.
Le principali funzioni per le quali è stato attivato questo Tavolo sono quelle di coordinamento delle iniziative; monitoraggio delle attività; e supporto per la redazione, adozione e attuazione dei Piani di Gestione del Sito, acquisizione e condivisione delle istanze e individuazione di possibili azioni comuni di valorizzazione.
Partecipano ai lavori del Tavolo i rappresentanti degli 8 siti UNESCO del Veneto: “Venezia e la sua Laguna”, “Città di Vicenza e le Ville Palladiane del Veneto”, “Orto Botanico di Padova”, “Città di Verona”, “ Dolomiti”, “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”, “Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo”, “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”.
Chi sta seguendo percorsi di candidatura già avviati, come Padova Urbs Picta. Giotto, la Cappella degli Scrovegni e i cicli pittorici del Trecento, sono in lavorazione e attendono ora solo il pronunciamento definitivo da parte dell'UNESCO.
A supporto del Tavolo sono coinvolti specialisti altamente qualificati nei diversi settori come il Prof. Amerigo Restucci, membro del Consiglio di Amministrazione dell'International Council on Monuments and Sites (ICOMOS), insieme a un team dell'Università Iuav di Venezia che approfondisce temi di governance del patrimonio UNESCO, ed esperti del CISET – Centro Internazionale Studi sull’Economia del Turismo – che si occupano di economia dei flussi turistici.
Il provvedimento che ha rinnovato il Tavolo ha formalizzato anche l'istituzione di un Coordinamento regionale interno per le questioni UNESCO, un organismo composto da diverse strutture con competenze specifiche nei diversi ambiti toccati dalla gestione dei siti UNESCO, quali la promozione e la valorizzazione dei beni patrimonio culturale, pianificazione territoriale e urbanistica, infrastrutture e trasporti, opere pubbliche, governo dei flussi turistici, gestione del settore agroalimentare, rapporto con gli enti locali del territorio, strategie di comunicazione, attività formative e relazioni internazionali.