Effetti collaterali del vaccino COVID-19: la necessità di un sito web informativo dedicato

Non siamo più nel XIX o nel XX secolo. L'uso della ricezione elettronica dei risultati dei test eseguiti nei laboratori di analisi è molto diffuso. La stessa procedura potrebbe essere facilmente utilizzata per raccogliere in modo sistematico informazioni chiare su sintomi o effetti collaterali imprevisti.

Basterebbe creare un sito web dedicato, non necessariamente centralizzato a livello Paese, poiché la quantità di vaccinazioni giustificherebbe la sua utilità statistica anche con una gestione regionale, con un questionario online (a cui si può rispondere in pochi minuti) che consente identificare i problemi principali: tipo e lotto di vaccino, data e luogo di vaccinazione, effetto anomalo osservato, per esempio. Questa banca dati consentirebbe alle persone di registrare il problema osservato e di metterlo in relazione a problemi simili presentati con lo stesso vaccino o lotto di vaccini per eventuali ulteriori indagini che potrebbero essere necessarie.

La ricerca sui casi rari non è importante solo per i casi più sfavorevoli, come è accaduto per i decessi e le trombosi che poche settimane fa hanno portato al sospensione di AstraZeneca, nonostante l'attenta analisi EMA dei casi che ha portato a confermare che almeno per il momento non è provata una connessione con la vaccinazione.

L'analisi di casi meno gravi, come possibili sintomi rari utili in particolare per l'interfaccia e possibili conflitti del vaccino con altri farmaci che stanno utilizzando le persone vaccinate in particolare gli anziani, contribuisce ad aumentare la sicurezza generale dei programmi di vaccinazione.

Un secondo vantaggio da non trascurare riguarda la comunicazione. Il caso per la vaccinazione non necessita di giustificazione, data l'enorme differenza tra i rischi COVID diretti e i possibili rischi di vaccinazione, ma la conoscenza della disponibilità di un semplice sito web dove vengono segnalati problemi di sintomi inaspettati o strani associati all'esperienza di vaccinazione. top da persone vaccinate e debitamente controllate e analizzate è necessario e urgente, perché aumenterà la fiducia della popolazione neutralizzando il più possibile le fake news su questo argomento. Ultimo ma non meno importante, stimolerà nuove ricerche ed eviterà la tardiva comprensione dei problemi, come è avvenuto nel caso della ranitidina.

Per raggiungere questo risultato bisogna evitare il rischio che contro la motivazione sopra citata possa diventare essa stessa fonte e amplificatore di fake news. Quello che proponiamo non è un nuovo sito social per scambiare opinioni senza una base scientifica, ma un sito in cui i casi vengono sottoposti all'analisi da specialisti competenti.

Galileo Violini è coautore di questo articolo.

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Behrouz Pirouz

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