Il governo del Burundi sconvolge la confraternita per la conservazione

Dal Burundi è emersa la notizia che il governo, cercando di creare posti di lavoro tanto necessari, sta valutando la possibilità di offrire concessioni minerarie per pietre preziose/semi preziose e nichel in un'area riservata

Dal Burundi è emersa la notizia che il governo, cercando di creare posti di lavoro tanto necessari, sta valutando la possibilità di offrire concessioni minerarie per pietre preziose/semi preziose e nichel in un'area precedentemente destinata a scopi turistici e di conservazione.

Infatti, il governo del Burundi, circa 20 anni fa, sradicò oltre 3,000 famiglie dall'area di oltre 50,000 ettari in questione per creare una riserva di caccia, ma la guerra civile in corso in quel momento, non consentiva ai turisti dall'estero di recarsi nel zona, né di fatto visitare il Paese per paura della loro incolumità.

Il governo di oggi, quindi, avrà difficoltà a spiegare l'inversione di tendenza, poiché solo poche settimane fa sono stati presi impegni per fare del turismo una parte importante della nuova economia burundese emergente.

Mentre le società straniere offrono pagamenti immediati, preferiti dai burocrati del ministero delle finanze, il turismo sarebbe probabilmente in grado di produrre tanti, se non più posti di lavoro in un periodo di tempo e innescare un afflusso costante di valuta estera e investimenti diretti esteri nel paese senza dover distruggere le risorse naturali in modo insostenibile, come si propone ora.

Si prevede che la confraternita proattiva per la conservazione dell'Africa orientale inizierà a sollevare la questione in incursioni regionali e internazionali ed eserciterà pressioni sul governo di Bujumbura affinché abbandoni i piani controversi.

L'anno scorso la lobby per la conservazione e l'ambiente è riuscita a frenare un piano ingegnoso in Tanzania per costruire un impianto di estrazione mineraria al Lago Natron e, incoraggiati dal loro successo, non si sottrarranno a un'altra "buona battaglia" per salvare l'Est La biodiversità minacciata dell'Africa.

La Repubblica del Burundi, come viene ufficialmente chiamata, è un piccolo paese nella regione dei Grandi Laghi dell'Africa orientale confinante con il Ruanda a nord, la Tanzania a sud e ad est e la Repubblica Democratica del Congo a ovest.

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Circa l'autore

Linda Hohnholz

Caporedattore per eTurboNews con sede nel quartier generale eTN.

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