Il Sig. Didier Robert, Presidente della Riunione, la scorsa settimana si è rivolto agli isolani attraverso un comunicato diffuso con ogni mezzo disponibile nel tentativo di vedere un ritorno alla normalità.
Il presidente Robert del Consiglio regionale della Riunione ha dichiarato:
Lavorare collettivamente per tornare gradualmente a una vita normale, per famiglie, dipendenti, aziende ...
Nell'undicesimo giorno degli eventi lanciati dai Gilet Gialli, l'economia di La Réunion soffre il colpo di una paralisi di livello senza precedenti, con impatti molto pesanti, che ciascuno ha misurato a modo suo e per il quale dobbiamo portare collettivamente soluzioni.
Occorre trovare un rapido ritorno alla "normalità". È fondamentale per il dialogo e la negoziazione. I primi incontri sono stati avviati con il Prefetto su richiesta dei Gilet Gialli che sin dall'inizio hanno espresso la volontà di non associare rappresentanti politici, sindacali o religiosi e di organizzare le prossime trattative con il Ministro francese per i territori d'oltremare.
Da parte mia, per 11 giorni ho lavorato con i consiglieri regionali, in collegamento con gli attori nel campo della formazione professionale, il mondo associativo, attori economici nello stesso spirito di costruzione e alla ricerca di soluzioni. La Regione della Riunione si assumerà pienamente le proprie responsabilità, come abbiamo sempre fatto, in tutte le circostanze e su tutte le questioni che rientrano nella sua diretta competenza e che, condivise con lo Stato e altre autorità locali.
Personalmente, in qualità di politico, ho sempre agito con la preoccupazione dell'interesse generale e nel rispetto della legge: sostenere gli investimenti e supportare le imprese al servizio dell'attività e dell'occupazione; e sostenere anche una politica per più di pari opportunità.
Ma le mie azioni non avranno aiutato a rispondere all'angoscia di tutta la Riunione. Lo riconosco in tutta umiltà. Ma oggi tutti dovranno anche saper agire al proprio livello di responsabilità.
Per il momento dobbiamo essere tutti pronti al dialogo e alla pianificazione della ricostruzione.
Per la nostra isola le risposte devono essere forti sia sulle questioni immediate dell'occupazione che sul potere d'acquisto. Le risposte devono inevitabilmente sfociare in nuovi metodi, un nuovo modello da chiedere e da costruire. Un modello che tiene conto di questa popolare espressione della Reunion. Un modello che tiene conto degli errori del passato. Un modello che si nutre dei punti di forza del nostro territorio, delle qualità e delle aspirazioni di tutte le donne e gli uomini che fanno la nostra Isola della Riunione.
I primi atti e le prime risoluzioni:
CARBURANTE
Accolgo con favore la prima iniziativa di Annick GIRARDIN, Ministro per i territori d'oltremare, a nome dello Stato, sull'annuncio e l'immediata attuazione della riduzione del prezzo del carburante, in vigore da questa mattina per ordine del Prefetto.
Per quanto riguarda la quota di responsabilità della regione, ho annunciato la scorsa settimana il congelamento dell'aumento della tassa sui carburanti per i prossimi tre anni; una tassa che ho votato con la maggioranza degli eletti in Plenaria perché credo anche nella necessità di rispondere all'urgenza della transizione energetica.
Specifico che per l'attuazione delle nuove misure di congelamento, terremo ovviamente conto, del ritorno alla tariffa del 2017 per cancellare qualsiasi aumento della tassa sul carburante per tutta la Riunione.
Ricordo inoltre che per la Regione questa tassa era destinata a finanziare la manutenzione e l'ammodernamento della rete stradale in tutta l'isola.
Vi ricordo che il gettito di questa tassa sul carburante è distribuito tra tutti gli enti locali: Regione 117 milioni, Comuni 55.7 milioni, Dipartimento 42.9 milioni, EPCI 5.4 milioni. (cifre 201).
FAMIGLIE, DIPENDENTI, ATTORI ECONOMICI
Voglio rivolgermi oggi a tutti coloro che sono preoccupati per il post-crisi, che sono preoccupati per i mezzi di ricostruzione della Riunione e della nostra economia.
Ho passato gli ultimi giorni scambiando idee, ascoltando, incontrando e condividendo con artigiani, piccoli commercianti, liberi professionisti, taxi, ambulanze, fisioterapisti, infermieri, agricoltori, attori culturali, con rappresentanti delle principali organizzazioni professionali, con mamme e padri, agenti e impiegati del settore pubblico e privato… Ci siamo scambiati su questa crisi storica per la nostra isola, sulle conseguenze della paralisi della nostra economia per 10 giorni e sui mezzi che possono essere dedicati alla ricostruzione. La ripercussione è già pesante e le cifre verranno comunicate in tempi brevissimi al Ministro per i territori d'oltremare. In particolare, ci sono proposte avviate da piccole imprese per salvare i loro strumenti di lavoro e posti di lavoro che dovranno essere rapidamente esaminate.
Voglio rassicurare gli attori economici, i piccoli e piccolissimi imprenditori, le forze vive del nostro territorio, i leader associativi… Voglio dire loro che la nostra mobilitazione totale è al loro fianco. Dovremo affrontare insieme, con lo Stato ovviamente, con tutte le autorità locali, con tutti coloro che vorranno mobilitarsi, questo necessario sforzo che deve essere eccezionale e immediato.
AL MINISTRO PER I TERRITORI D'OLTREMARE
Infine, questo appuntamento fissato da mercoledì con il Ministro per i territori d'oltremare deve essere l'occasione per rimettere sul tavolo i temi dell'emergenza, ma anche l'espressione di tutte le richieste che tutti noi avremo ascoltato in questi ultimi giorni, su tutti i temi:
- occupazione sostenibile; lavori supportati
- Piccole pensioni
- La rivalutazione dei salari bassi
- Monopoli e formazione dei prezzi, tassazione delle imprese e delle persone fisiche
- Esonero spese a società e cancellazione di debiti sociali e fiscali
Le misure che verranno proposte dovranno rispondere alle aspettative e alle sfide per la nostra isola. Alla fine, saranno i Reunionai che dovranno scegliere il loro destino.