L’impatto economico positivo indotto da Settimana della moda di Milano conclusosi il mese scorso si è confermato un brand nel mondo e si è rivelato un potente generatore di fondi turistici.
La Camera di Commercio di Monza e Brianza ne stima il valore in 150 miliardi di euro, 111 solo per Milano, il resto distribuito tra Monza-Brianza, Como e Varese. Il fatturato dell'indotto turistico generato dalla Milano Fashion Week secondo l'Ufficio studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza è di circa 36 milioni di euro per Milano e entroterra.
A preoccupare è soprattutto il settore dell'ospitalità, che però arriva a 160 milioni di euro considerando tutti i settori collegati: shopping, ristorazione, trasporti, musei e altro ancora. Le attività hanno coinvolto 140,000 dipendenti e 18,000 aziende in parte dedicate alla moda, settore che ha in programma 70 sfilate, 105 presentazioni e 26 eventi in una settimana.
In occasione della Milano Fashion Week, il settore alberghiero ha registrato un elevato tasso di occupazione (87% in media) delle camere d'albergo, soprattutto nella fascia alta e soprattutto nei primi 2 giorni di sfilate (90%). Negli ultimi anni Milano si è letteralmente aperta alla moda con sfilate organizzate nei 4 angoli della città fino agli immancabili palazzi storici del centro cittadino.
L'impatto è stato particolarmente positivo nei primi 2 giorni delle sfilate con un'occupazione delle sale superiore al 90% e un'occupazione media dell'87%. I ricavi registrati all'inizio della Fashion Week hanno rappresentato il 39% del totale.
Quanto alle entrate, si stima che il Comune di Milano abbia ricevuto l'imposta di soggiorno, che vale per ogni visitatore, 54 milioni contro i 48 milioni del 2018. Interessanti anche le statistiche su come spendono gli stranieri a Milano: i russi destinano la maggior parte delle loro sostanze allo shopping, seguiti dagli americani. La seconda voce di spesa riguarda le residenze stellate: agli americani seguono i russi. Da notare che gli svizzeri sono in testa sia per quanto riguarda la spesa, sia per la ristorazione, sia per l'intrattenimento, mostrando così una popolazione attenta alla buona tavola e alla cultura raffinata.
I contributi social e soprattutto Instagram hanno contribuito alla diffusione dell’evento. Secondo un'indagine di Blogmeter per Camera Moda, la Settimana della Moda di Milano, da martedì 21 a domenica 25 febbraio, ha generato 46.2 milioni di interazioni sui social network, realizzando un +15.3% su Milano Moda Donna rispetto a febbraio 2017. Il numero totale i messaggi legati alla Fashion Week sono aumentati del 46.6% rispetto a febbraio 2017 arrivando a 623.9 milioni, mentre gli utenti coinvolti hanno raggiunto quota 306,000 (+70% su febbraio 2017).
Chi sono i turisti di Milano?
«Questo format che coinvolge soprattutto la città dimostra come operatori e semplici turisti apprezzino gli eventi che utilizzano scenari inconsueti», ha sottolineato Maurizio Naro, presidente di APAM (Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza). “L’importante è riuscire a coinvolgere le aree meno centrali delle città per portare vivacità e ritorni economici anche in periferia. Una programmazione attenta e ragionata è sempre fondamentale e la promozione avviene con i giusti tempi e con le modalità adatte ai tempi che viviamo”.
Tutte le foto © Mario Masciullo
COSA TOGLIERE DA QUESTO ARTICOLO:
- In occasione della Milano Fashion Week, il settore alberghiero ha registrato un elevato tasso di occupazione (87% in media) delle camere d'albergo, soprattutto nella fascia alta e soprattutto nei primi 2 giorni di sfilate (90%).
- Il fatturato dell'indotto turistico generato dalla Milano Fashion Week secondo l'Ufficio studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza si aggira intorno ai 36 milioni di euro per Milano e hinterland.
- Negli ultimi anni Milano si è letteralmente aperta alla moda con sfilate organizzate nei 4 angoli della città fino agli immancabili palazzi storici del centro cittadino.