Impostare per allineare le leggi sul turismo: Stati membri della Comunità dell'Africa orientale

Litigi tra la Tanzania e il Kenya all'inizio di quest'anno – per inciso ancora da risolvere completamente in quanto l'incontro previsto a fine aprile dalle delegazioni dei due paesi era inspiegabile

I litigi tra la Tanzania e il Kenya all'inizio di quest'anno - per inciso ancora da risolvere completamente poiché l'incontro previsto alla fine di aprile dalle delegazioni dei due paesi è stato inspiegabilmente rinviato "sine die" - hanno messo in luce il ventre debole legislativo della Comunità dell'Africa orientale (EAC ) membri. È già in vigore il protocollo doganale e le leggi pertinenti di quell'elemento nella Comunità dell'Africa orientale che sembra essere in contraddizione con le sezioni delle leggi nazionali sul turismo utilizzate per colpire i vicini.

Resta inteso che l'ultima riunione dei ministri dell'EAC, pertanto, ha deliberato di allineare le leggi nazionali sul turismo alla legislazione EAC sostituendo tali leggi nazionali per evitare controversie future e garantire che i protocolli esistenti e ratificati non vengano più violati con l'impunità mostrata in fine 2014 e poi di nuovo all'inizio del 2015.

I settori privati ​​del turismo, infatti, stanno ora spingendo affinché l'incontro bilaterale si svolga e discuta un'ampia agenda che elenca questioni controverse da entrambe le parti per cercare soluzioni durature ai problemi e riunire i settori in cooperazione piuttosto che dividerli a scapito di entrambi perdere su.

COSA TOGLIERE DA QUESTO ARTICOLO:

  • Sono già in vigore il protocollo doganale e le leggi pertinenti di quella parte della Comunità dell'Africa orientale che sembra essere in contraddizione con sezioni delle leggi nazionali sul turismo che venivano usate per colpire i vicini.
  • Resta inteso che l'ultima riunione dei ministri dell'EAC, pertanto, ha deliberato di allineare le leggi nazionali sul turismo alla legislazione EAC sostituendo tali leggi nazionali per evitare controversie future e garantire che i protocolli esistenti e ratificati non vengano più violati con l'impunità mostrata in fine 2014 e poi di nuovo all'inizio del 2015.
  • I settori privati ​​del turismo, infatti, stanno ora spingendo affinché l'incontro bilaterale si svolga e discuta un'ampia agenda che elenca questioni controverse da entrambe le parti per cercare soluzioni durature ai problemi e riunire i settori in cooperazione piuttosto che dividerli a scapito di entrambi perdere su.

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Circa l'autore

Linda Hohnholz

Caporedattore per eTurboNews con sede nel quartier generale eTN.

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