L'eredità di Gnudi ora online

ITALIA (eTN) – Leadership, lavoro e Mezzogiorno sono le tre linee del Turismo Italia 2020, il Piano strategico presentato a Palazzo Chigi dal ministro Piero Gnudi.

ITALIA (eTN) – Leadership, lavoro e Mezzogiorno sono le tre linee del Turismo Italia 2020, il Piano strategico presentato a Palazzo Chigi dal ministro Piero Gnudi. È questa la sintesi – del piano di 89 pagine – ora disponibile sul sito del governo. Il documento, preparato da Boston Consulting Group e condiviso con i Mondiali del 18 gennaio, è diviso in tre sezioni: analisi del settore, strategie di sviluppo e azioni a breve termine. “Questo Piano strategico rappresenta un primo passo per consolidare il vantaggio competitivo dell'Italia e contribuire allo sviluppo economico e alla creazione di nuovi posti di lavoro” ha scritto nella prefazione il responsabile del Dipartimento.

Secondo le stime, infatti, le manovre potranno comportare un aumento del Pil di circa 30 miliardi di euro e 500,000mila nuovi posti di lavoro entro il 2020. «Il primo passo è valorizzare il patrimonio italiano. Il confronto tra Sicilia e Isole Baleari evidenzia la distanza tra Italia e Spagna. A parità di chilometri di coste – 1,500 la prima, 1,430 la seconda – la nostra isola (la Sicilia) ha totalizzato nel 2010 3.7 milioni di turisti europei, mentre le isole spagnole Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera hanno raggiunto i 41.2 milioni di pernottamenti. Questo dato – si legge – è riportato solo a titolo esemplificativo, ma allude alle opportunità perdute dell’Italia e alla necessità di recuperare competitività, senza ulteriori perdite di tempo”.

Il ritardo delle attività turistiche nel Mezzogiorno è testimoniato anche dall'Istat, i cui dati sono citati nel piano. Il mercato turistico in Italia ha sviluppato 375 milioni di pernottamenti, di cui il 55% generati dai quartieri rivieraschi e dalle città d'arte, e il 44% da turisti internazionali. Veneto, Trentino Alto Adige, Toscana, Lazio e Lombardia assorbono da sole il 70% dei visitatori stranieri. Questo perché offrono i tre prodotti più forti del nostro Paese: le “quattro città top”, Roma, Venezia, Firenze e Milano, il Lago di Garda e le Dolomiti. “Le regioni meridionali – ribadisce il rapporto – pur avendo inestimabili patrimoni storici, culturali o paesaggistici, rappresentano solo il 12% del totale e, nel decennio 2000-2010, hanno contribuito con solo il 5% alla crescita totale italiana”.

In risposta alla criticità del settore, il piano elenca sessanta “azioni concrete”, alcune trasversali e altre specifiche. Gli interventi sono stati raggruppati in sette linee guida: governance, rilancio dell'ENIT, miglioramento dell'offerta, riqualificazione e consolidamento del settore ricettivo, sviluppo dei trasporti e delle infrastrutture, formazione e investimenti.

www.governo.it

COSA TOGLIERE DA QUESTO ARTICOLO:

  • “This Strategic Plan is a first step to consolidate the competitive advantage of Italy and contribute to the economic development and the creation of new jobs”.
  • “The southern regions – reiterates the report- despite having invaluable assets of historical, cultural, or scenic, accounts only for 12% of the total and, in the decade 2000-2010, contributed with only 5% on the total Italian growth.
  • According to the estimates, in fact, the maneuvers can result in around a 30 billion euro increase in GDP and 500,000 new jobs by 2020.

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Circa l'autore

Linda Hohnholz

Caporedattore per eTurboNews con sede nel quartier generale eTN.

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