- Un nuovo rapporto dell'HIH sulla diffusione delle varianti chiede di prestare "grande attenzione" alla circolazione di queste varianti più contagiose.
- Viene proposto un terzo vaccino per combattere queste varianti di COVID-19.
- Ad ottobre ci sarà una ripresa della circolazione virale, diversa dal 2020, e soprattutto chi non è stato vaccinato finirà in terapia intensiva.
"La terza dose del vaccino è nelle proposte, ma non sappiamo quando e per chi", ha detto il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza.
«È allo studio una terza vaccinazione contro il Covid-19, anche se non sappiamo ancora quando, come e per chi», ha spiegato Rezza durante una conferenza stampa sull'analisi dei dati sul monitoraggio regionale del Covid-19.
«A ottobre ci sarà una ripresa della circolazione virale, diversa dal 2020, e soprattutto chi non è stato vaccinato finirà in terapia intensiva», ha affermato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. “Il rischio è che il virus circoli tra i bambini non vaccinati e [quelli] over 60, con questi ultimi a rischio di finire in terapia intensiva. Ancora morire di coronavirus con un vaccino mi sembra stupido. Abbiamo un'arma per evitare di morire che l'anno scorso non aveva”.
Variante Delta: cose da sapere
La variante Delta, che ha una carica virale del 60 per cento più contagiosa di altri ceppi virali, è in aumento anche in Italia secondo i dati diffusi dal ministero della Salute e dall'Istituto superiore di sanità nel monitoraggio settimanale.
COSA TOGLIERE DA QUESTO ARTICOLO:
- La variante Delta, che ha una carica virale più contagiosa del 60 per cento rispetto ad altri ceppi virali, è in aumento anche in Italia secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute e dall'Istituto superiore di sanità nel monitoraggio settimanale.
- "La terza dose del vaccino è nelle proposte, ma non sappiamo quando e per chi", ha detto il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza.
- «È allo studio una terza vaccinazione contro il Covid-19, anche se non sappiamo ancora quando, come e per chi», ha spiegato Rezza durante una conferenza stampa sull'analisi dei dati sul monitoraggio regionale del Covid-19.