L'Accademia Teatro Alla Scala di Milano e il Teatro Donnafugata di Ibla-Ragusa sono due realtà storiche alla ribalta internazionale accomunate dalla valorizzazione dell'opera e dalla diffusione della cultura.
Con l'opera L'Elisir d'Amore, diretta da Laura Galmarini, si è concluso il secondo ciclo del 2019 tra l'Accademia del Teatro Alla Scala e il Teatro Donnafugata di Ibla, l'antico borgo di Ragusa (Sicilia), iniziato nel 2017.
L'opera di Gaetano Donizetti presentata nel 1832, definita “melodramma gioiso” in 2 atti è stata eseguita con successo fino ai giorni nostri in diverse versioni sceniche.
L'ultima, in ordine cronologico, quella di Ibla, è stata “stupefacente” per la riduzione in un unico atto definita “edizione tascabile” e per l'originalità della scenografia “negli anni '20”, non ultima per la vocalità e padronanza scenica dei suoi 5 interpreti.
Tutto studiato, progettato e realizzato è stato dai talenti dell'Accademia del Teatro alla Scala di Milano alla guida di Luisa Vinci per il Teatro Donnafugata, diretto da Vicky e Costanza Di Quattro in sinergia con Clorinda Arezzo.
Nel piccolo foyer del Teatro Donnafugata la cui capienza è limitata a non più di 90 persone, poiché ci sono posti a sedere in platea e nei palchi, gli ospiti della borghesia siciliana, hanno atteso la nuova scenografia sorseggiando champagne accompagnati da metà - fragole condite con cioccolato: quella speciale prodotta a Modica (Sicilia), unica al mondo!
Gentiluomini e dame in cravatta nera in un abito da grande serata adornato di gioielli importanti erano in linea con le grandi occasioni del Teatro Alla Scala di Milano.
In una domanda posta a Laura Galmarini, Direttore:
eTN ha chiesto: come è stato possibile portare a termine un lavoro ridotto a una dimensione “tascabile” su un palco in miniatura e avere un grande successo?
Galmarini: “La messa in scena realizzata ad-hoc per il Teatro Donnafugata ci ha richiesto di affrontare alcune difficoltà iniziali, come adattamenti musicali e scenici a fronte di una riduzione della drammaturgia dell'opera originale”.
È stata una breve risposta che esprime la maestria e il know-how del mestiere. Laura Galmarini ha al suo attivo un curriculum di tutto rispetto nonostante la sua giovane età. Classe 1991, si forma alla NABA School of Stage Design, l'innovativa Accademia delle Arti e del Design con sede a Milano che l'ha portata ai laboratori del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e alla Sede del Teatro Regia.
Ha poi iniziato la sua carriera come assistente alla regia lavorando a numerose produzioni con i registi Hugo De Ana, David McVicar, Claus Guth, Robert Wilson, Luc Bondy, Marie-Louise Bischofberger, Grischa Asagaroff, Jürgen Flimm, Peter Stein, Matthias Hartmann, Laurent Pelly , Sven-Erich Bechtolf, Liliana Cavani e Mario Martone, e per le riprese delle produzioni storiche di Chereau, Strehler e Zeffirelli.
Al suo attivo, ha avuto altre esperienze come scenografa, costumista e collaboratrice di grandi nomi del teatro italiano.
Nel 2019, con l'Accademia del Teatro alla Scala, firma la regia de “L'elisir d'amore”, scene e costumi di Giuditta Verderio, al Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla.
In una domanda posta alla Sig.ra Giuditta Verderio, ideatrice delle scene e dei costumi:
eTN: Quali elementi hanno stimolato la tua creatività?
Verderio: Dalla mia passione per lo stile anni Venti, sono nati costumi e scenografie che vanno oltre la veridicità dell'epoca. Il blu (nella riduzione dell'opera) domina la scena, cielo e mare uniti, ed è lì che il sogno e la magia prendono il sopravvento. Non importa quanto assurdi e irraggiungibili possano essere i nostri sogni, l'elisir d'amore ci insegna che tutto è possibile. Credici e basta.
In una domanda posta alla Sig.ra Luisa Vinci (LV) Direttore dell'Accademia Teatro Alla Scala:
eTN: Com'è nato l'incontro dell'Accademia con il Teatro Donnafugata?
LV: È successo a seguito di un incontro con il mio amico Gianni Bocchieri dell'Assessorato alla Regione Lombardia (originario di Ragusa) che mi ha proposto una visita a teatro. È stato un amore a prima vista che mi ha convinto a realizzare questa unione.
Ibla patrimonio mondiale dell'UNESCO
Visto in lontananza un borgo arroccato in cima al quale domina il Castello di Donnafugata, non si può immaginare che Ibla nasconda una preziosa architettura barocca di palazzi nobiliari e oltre 40 chiese o che ogni vicolo e piazzetta si presti a una sceneggiatura teatrale o un set cinematografico. Questo quartiere barocco all'ombra della sua capitale (Ragusa) è diventata la capitale teatrale europea. Ecco la vendetta sulla grande Ragusa.
Il Teatro Donnafugata
All'interno della proprietà privata della famiglia Arezzo Scucces Di Quattro (dove nacque il San Giuseppe Tomasi di Lampedusa) è un “gioiello” di cultura neoclassica, che vanta il privilegio di essere il teatro più piccolo d'Italia. Ricorda gli acuti e il gorgheggio di voci famose, proprio come il grande teatro dell'epoca. Vincenzo Bellini aveva anche lasciato tracce del suo manoscritto musicale con dedica a Donnafugata.
Il suggestivo atrio del palazzo di Donnafugata, il sontuoso scalone, il susseguirsi dei saloni, l'eleganza degli arredi, e l'opulenza degli affreschi, ne fanno una vera e propria residenza dell'ultimo Gattopardo.
Un cenno va agli artisti B.Castelletti e D.Rotella della bottega Cinabro Carrettieri per la realizzazione del suggestivo manifesto dell'evento sullo stile della Sicilia antica, il disegno sui carri. La loro abilità magistrale è ricercata dalle aziende di moda internazionali.
Tutte le foto © M.Masciullo