Gli importi ricevuti da ciascuna delle compagnie aeree beneficiarie non sono noti al momento, ma il presidente della banca, Rak Vorrakitpokatorn, ha affermato che il sostegno include 3.5 miliardi di THB (105.5 milioni di dollari USA) in cancellazione del debito e altri 2.7 miliardi di THB (circa 81.5 milioni di dollari USA) in linee di credito aggiuntive per preservare liquidità e personale.
Dopo lo shock del primo anno di pandemia, l'industria aerea thailandese ha iniziato lentamente a riprendersi nel quarto trimestre del 2021.
Questo grazie all'allentamento delle restrizioni all'ingresso nel Paese e all'arrivo dei primi turisti. Tuttavia, la reintroduzione di regole più severe a metà dicembre in risposta al Variante Omicron ha nuovamente gettato incertezza sulla già fragile ripresa di molte compagnie aeree.
Come quella di Thai Airways, ad esempio, la compagnia di bandiera thailandese ha presentato istanza di protezione dal fallimento nel maggio 2020, a causa di oltre 3 miliardi di dollari di debiti. Nel settembre 2020, il tribunale fallimentare centrale di Bangkok ha ordinato alla compagnia aerea di sottoporsi a un programma di ristrutturazione aziendale, che è proseguito per tutto il 2021.
Nell'ottobre 2021, i curatori hanno presentato una relazione sullo stato di avanzamento del processo di ristrutturazione, evidenziando che erano già stati rimborsati ai creditori 39.09 milioni di dollari di debiti e che i debiti continueranno ad essere pagati secondo il piano approvato a giugno dal fallimento Tribunale.
Anche in Italia, però, l'azienda ha avuto problemi, avendo aperto una procedura di licenziamento collettivo che coinvolge 21 dipendenti su un totale di 31 nei 2 maggiori aeroporti italiani di Roma e Milano.
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