Diverse ambasciate di contee occidentali ad Abuja, in Nigeria, hanno pubblicato avvisi di sicurezza per i loro cittadini nel paese dell'Africa occidentale in previsione delle manifestazioni previste per questa settimana in risposta alle difficoltà economiche e all'inflazione senza precedenti nella nazione.
Le ambasciate del Stati Uniti, il Regno Unito e il Canada hanno rilasciato dichiarazioni individuali sui propri siti Web ufficiali, avvertendo i cittadini statunitensi, britannici e canadesi nel paese di possibili disordini nel contesto delle proteste previste in tutta la Nigeria da giovedì fino al 10 agosto.
I nigeriani stanno attualmente vivendo la più grave crisi del costo della vita degli ultimi tre decenni, dopo quella del presidente Bola TinubuLa decisione di eliminare un controverso sussidio per il carburante e di attuare varie riforme al momento del suo insediamento nel maggio dell'anno precedente. L’Ufficio nazionale di statistica ha riferito che il tasso di inflazione nel paese ha raggiunto il 34.19% a giugno, con quella alimentare che ha superato il 40%. Recentemente, Tinubu ha messo in guardia i giovani della nazione dall'impegnarsi in proteste, etichettando gli organizzatori come individui con “motivi sinistri… che sfruttano” le difficoltà economiche prevalenti.
Ciononostante, gli attivisti politici del paese più popoloso dell'Africa hanno lanciato un appello per una serie di marce nazionali della durata di dieci giorni per protestare contro il “cattivo governo”, che ritengono responsabile della crisi economica della nazione. Si ritiene che abbiano tratto motivazione dai recenti avvenimenti in Kenya, dove proteste prolungate e violente hanno portato il governo a ritirare una proposta di legislazione finanziaria volta ad aumentare le tasse.
Pur riconoscendo il diritto dei cittadini a impegnarsi in proteste pacifiche, le forze dell'ordine nigeriane hanno avvertito che tali manifestazioni potrebbero portare a epidemie violente. Il portavoce della difesa della Nigeria ha inoltre affermato che i militari sono pronti a intervenire per scongiurare disordini.
La Nigeria ha una storia documentata di risposte violente alle proteste. Nell’ottobre 2020, le forze di sicurezza hanno represso violentemente le manifestazioni contro la Squadra Speciale Antirapina (SARS), una famigerata unità di polizia implicata in esecuzioni extragiudiziali, che da allora è stata sciolta.
L’ambasciata degli Stati Uniti ha avvertito i cittadini statunitensi di evitare le proteste e di assicurarsi di avere un documento d’identità valido, soprattutto con il previsto aumento delle misure di sicurezza.
Il Ministero degli Esteri del Regno Unito ha consigliato ai cittadini britannici di prestare attenzione quando viaggiano, poiché le precedenti proteste si sono trasformate in violenza senza troppi preavviso.
Il governo canadese ha inoltre avvertito che le manifestazioni potrebbero degenerare in violenza in qualsiasi momento e ha esortato i suoi cittadini a evitare grandi folle obbedendo alle direttive dei funzionari locali.