Spagna Le proteste antituristiche minacciano l’intera regione

UNESCO: le proteste antituristiche in Spagna minacciano l’intera regione
UNESCO: le proteste antituristiche in Spagna minacciano l’intera regione
Scritto da Harry Johnson

I residenti di numerose importanti destinazioni turistiche spagnole esprimono le loro preoccupazioni riguardo all'afflusso di turisti, sostenendo che ciò ha reso le loro città inabitabili.

La Spagna è il secondo paese più visitato al mondo, ma recentemente, per diverse settimane, migliaia di cittadini spagnoli sono scesi in piazza per protestare contro il turismo di massa in città come Malaga, Mallorca, Gran Canaria, Granada e Barcellona.

I residenti di numerose importanti destinazioni turistiche spagnole esprimono le loro preoccupazioni riguardo all'afflusso di turisti, sostenendo che ciò ha reso le loro città inabitabili.

A luglio, circa 10,000 spagnoli hanno partecipato a una manifestazione contro il turismo a Palma di Maiorca, in Spagna. I manifestanti hanno chiesto una riduzione del numero di turisti, sottolineando il significativo aumento dei prezzi e la pressione sui servizi pubblici dell'isola.

Nello stesso mese, i manifestanti che si opponevano al turismo a Barcellona hanno usato pistole ad acqua per spruzzare i turisti e hanno esposto cartelli che dicevano “I turisti vanno a casa” e “Non siete i benvenuti”.

Tutto questo non piace a Peter DeBrine, responsabile di progetto senior per il turismo sostenibile UNESCO, il quale avverte che le ultime proteste contro il turismo di massa in Spagna potrebbero estendersi a tutta la regione.

DeBrine ha dichiarato: “Stiamo osservando una violazione della soglia di tolleranza in queste località. L’obiettivo è ripristinare l’equilibrio, poiché lo stato attuale è notevolmente sbilanciato”.

DeBrine ha aggiunto che una grave carenza di alloggi a prezzi accessibili nelle destinazioni turistiche più popolari potrebbe essere il punto di svolta, sottolineando che il turismo ha intensificato le questioni preesistenti legate all’accessibilità degli alloggi, poiché la proliferazione di affitti a breve termine allontana i residenti locali dal mercato immobiliare.

Il funzionario delle Nazioni Unite ha definito tutte le azioni di protesta “estreme e non necessarie”, ma ha riconosciuto che “persisteranno finché non verrà avviata una risposta”, sostenendo al contempo un cambiamento fondamentale nell’approccio, esortando i decisori ad attuare misure che migliorino il pozzo. -essere degli abitanti locali.

Avverte inoltre che se i problemi non verranno affrontati con urgenza, il rischio che le proteste si estendano ben oltre la Spagna è significativo.

Circa l'autore

Harry Johnson

Harry Johnson è stato il redattore degli incarichi per eTurboNews da più di 20 anni. Vive a Honolulu, Hawaii, ed è originario dell'Europa. Gli piace scrivere e coprire le notizie.

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