Commissione per i viaggi in Africa [ATC] desidera fare chiarezza in merito allo sfortunato incidente che ha coinvolto il senatore Adams Oshiomhole, Air Peace e diversi passeggeri coinvolti, tra cui me stesso, Lucky Onoriode George, direttore esecutivo dell'ATC e giornalista pluripremiato [il primo e unico nigeriano a ricevere il prestigioso premio Lorenzo Natali della Commissione europea per i giornalisti che si occupano di diritti umani e sviluppo, conferito nel 2006].
Lucky George ha riassunto l'incidente dell'Air Peace.

Io, insieme ad altri sette passeggeri, avevamo prenotato il volo Air Peace delle 6:30 in questione. Siamo arrivati in aeroporto ben prima della scadenza del check-in stabilita dalla compagnia aerea.
Tuttavia, nonostante l'aereo fosse ancora a terra, ci è stato negato l'imbarco.
Dopo aver incontrato il senatore Oshiomhole allo sportello dell'Air Peace, mi sono avvicinato a lui e gli ho spiegato il trattamento ingiusto che stavamo subendo.
Ho espresso la mia preoccupazione per lo sfruttamento ricorrente e il pessimo servizio sopportato dai viaggiatori nigeriani, una situazione causata principalmente dall'assenza di una compagnia aerea nazionale e dalla capacità limitata delle compagnie aeree nazionali, come Air Peace.
In segno di solidarietà, il senatore Oshiomhole è intervenuto a nostro favore. Si è avvicinato a una persona che si è identificata come supervisore e ha chiesto spiegazioni e una possibile soluzione. La richiesta era particolarmente urgente, dato che eravamo stati informati che quella mattina i biglietti erano ancora in vendita per un valore di ₦250,000.
Tuttavia, durante le comunicazioni radio tra il banco del check-in e la pista, abbiamo sentito dire che il volo era "pieno". Questo contraddiceva in modo netto una successiva dichiarazione pubblica del presidente di Air Peace, Allen Onyema, che aveva ammesso che il volo era partito con posti vuoti.
Dopo ulteriori discussioni, al senatore Oshiomhole è stato finalmente offerto un posto sul volo delle 8:30. A noi altri, invece, è stato chiesto di pagare una penale di ₦15,000 per la riprogrammazione e, in alcuni casi, un'ulteriore differenza di prezzo fino a ₦109,000. Il senatore Oshiomhole si è fortemente opposto, insistendo giustamente sul fatto che fosse la compagnia aerea, e non i passeggeri, a farsi carico dei costi dei propri guasti operativi.
Vai all'inferno
La condotta del personale di Air Peace durante tutta questa dura prova è stata spaventosa. Il loro atteggiamento era caratterizzato da arroganza, indifferenza e una scioccante mancanza di empatia. A un certo punto, ci è stato persino detto in termini inequivocabili che se fossimo stati insoddisfatti, saremmo potuti "andare all'inferno". Questo ha scatenato proteste pacifiche da parte dei passeggeri interessati, che chiedevano di essere trattati con equità e rispetto.
Particolarmente preoccupante è stato il comunicato stampa rilasciato da Air Peace in seguito all'incidente. La dichiarazione era piena di inesattezze e falsità. Invece di affrontare le sue evidenti carenze operative, la compagnia aerea ha scelto di deviare la colpa e travisare i fatti accaduti.
Per anni, le compagnie aeree nigeriane, tra cui Air Peace in testa, hanno operato con scarso rispetto per i diritti dei passeggeri, ritardando, riprogrammando o cancellando frequentemente i voli con spiegazioni minime o addirittura inesistenti. Questa cultura di inefficienza, scarso servizio e disprezzo per i consumatori non può più essere tollerata.
Questo incidente segna una svolta. Insieme al senatore Oshiomhole e agli altri passeggeri coinvolti, chiedo responsabilità, trasparenza e una revisione completa del servizio clienti e delle pratiche operative di Air Peace. I viaggiatori nigeriani meritano di meglio.
Esorto i passeggeri dei voli a ribellarsi, a chiedere un buon rapporto qualità-prezzo e a insistere affinché le compagnie aeree siano ritenute responsabili del modo in cui trattano i propri clienti.
Infine, condanno fermamente qualsiasi tentativo di inquadrare la questione in termini etnici. Tra i passeggeri coinvolti c'erano almeno tre individui di origine Igbo, tra cui un neonato di due mesi.
Non si tratta di una questione etnica. È una questione nazionale che coinvolge i diritti dei consumatori, l'erogazione dei servizi e la responsabilità aziendale.
Firmato da
Dott. Lucky Onoriode George
Direttore esecutivo, Commissione per i viaggi in Africa [ATC]
Giornalista e difensore dei diritti dei consumatori