Otto anni dopo la Brexit voto, che ha portato all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea (UE), l’ultimo sondaggio nazionale di YouGov indica che oltre il cinquanta per cento dei cittadini britannici sosterrebbe il rientro nell’UE se si tenesse un nuovo referendum.
Il ritiro del Regno Unito dall' Unione Europea, completato nel 2020, è stato definito da molti dannoso e costoso per Londra. Un rapporto pubblicato a febbraio e che fa riferimento agli economisti di Goldman Sachs, ha indicato che questa uscita ha portato a un calo del PIL reale del Regno Unito di circa il 5% rispetto alle sue controparti economiche. Questa situazione ha portato ad un’economia sottoperformante e ad un aumento del costo della vita, attribuito alla diminuzione del commercio e agli investimenti aziendali insufficienti. Gli economisti hanno tuttavia riconosciuto che alcune sfide potrebbero anche essere associate agli effetti della pandemia globale di Coronavirus.
Un recente sondaggio, condotto su più di 2,000 cittadini britannici alla fine del mese scorso e pubblicato ieri, ha rivelato che il 59% dei partecipanti ha indicato che sarebbe a favore del rientro nell’Unione Europea in un potenziale nuovo referendum. Al contrario, il 41% ha espresso opposizione all’idea di rientrare nel blocco.
Dal sondaggio emerge inoltre che una parte significativa degli elettori britannici, precisamente il 55%, considera un errore la scelta del Regno Unito di uscire dall'Unione Europea, mentre il 34% sostiene la decisione.
Oltre il 60% degli inglesi intervistati ha espresso la volontà di sostenere legami più forti con Bruxelles, a condizione che tali rapporti non comportino l’adesione formale all’Unione Europea, al suo mercato unico o all’unione doganale. Al contrario, solo il 17% degli intervistati è contrario a questa idea, mentre un ulteriore 20% rimane incerto.
Sembra anche che il tema del rapporto della Gran Bretagna con l'Unione Europea abbia perso importanza tra gli elettori. L’ultimo sondaggio ha indicato che nel 2019, il 63% degli elettori ha identificato la Brexit come una delle principali questioni che la nazione deve affrontare. Tuttavia, dopo le elezioni generali del 2024, solo il 7% degli intervistati considerava le relazioni tra Regno Unito e UE una delle principali preoccupazioni nazionali.
Sulla scia del decisivo trionfo del Partito Laburista nelle recenti elezioni generali, il Primo Ministro Keir Starmer ha sottolineato che il governo appena formato non perseguirà il rientro nell'Unione Europea, nel mercato unico o nell'unione doganale. Inoltre, ha affermato che non ci saranno sforzi per promuovere legami più stretti con Bruxelles durante il suo mandato. Ha anche affermato che è improbabile che il Regno Unito ritorni nell’UE nel corso della sua vita.