Il FMI sblocca il denaro per i paesi più poveri colpiti da COVID-19

Il FMI sblocca il denaro per i paesi più poveri colpiti da COVID-19
Fondo monetario internazionale

Le Fondo monetario internazionale (FMI) la politica ha approvato nuovi fondi di emergenza per i 28 paesi più poveri del mondo per aiutarli a ridurre il loro debito e ad affrontare meglio il problema impatto della pandemia COVID-19.

I 28 paesi che ricevono la seconda tranche di aiuti sono Afghanistan, Benin, Burkina Faso, Burundi, Repubblica Centrafricana, Ciad, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Gibuti, Etiopia, Gambia, Guinea, Guinea-Bissau, Haiti, Liberia, Madagascar, Malawi, Mozambico, Nepal, Niger, Ruanda, Sao Tome e Principe, Sierra Leone, Isole Salomone, Tagikistan, Tanzania, Togo e Yemen.

L'annuncio segue un provvedimento analogo decretato a metà aprile che ha coinvolto 25 paesi. Dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) arrivano dati allarmanti che ci sia un iceberg di casi di coronavirus non ancora emerso.

Secondo l'OMS, centinaia di milioni di persone potrebbero essere già state infettate, molto più dei circa 35 milioni registrati dagli ufficiali di conteggio. “Circa il 10 per cento della popolazione mondiale potrebbe essere stata infettata, come affermato dal capo delle operazioni di emergenza, Mike Ryan, del Comitato esecutivo dell'Agenzia delle Nazioni Unite.

La percentuale di soggetti con COVID-19 varia tra i paesi, tra le città e le aree urbane e tra i gruppi sociali, Ryan ha sottolineato e avvertito l'OMS che "la maggior parte delle persone non ha anticorpi". Il numero di casi è in aumento soprattutto all'interno della regione europea e in molti paesi la seconda ondata sta superando i picchi precedenti ".

Anche dove sembrava che fosse passato il peggio, da molti giorni assistiamo a un preoccupante aumento della curva dei contagi.

L'elenco è lungo: da New York a Parigi e in Spagna. Negli Stati Uniti, il numero di morti ha superato i 210,000, come riportato dalla John Hopkins University. I casi ufficialmente registrati sono stati finora oltre 7.45 milioni. Gli Stati Uniti rimangono il Paese più colpito in assoluto dalla pandemia, seguiti da India e Brasile.

Si teme anche il contagio in Francia dove ci sono 5,084 casi e 70 morti. I bisogni sono aumentati nel fine settimana, mentre il numero totale di morti ha raggiunto i 32,299. E Parigi, che è diventata una vasta allerta, corre ai ripari imponendo nuove misure restrittive. Per i prossimi 15 giorni, tutti i bar saranno chiusi. I ristoranti invece apriranno attenendosi a un rigido protocollo.

Non è meglio in Spagna, dove si valutano 800,000 casi. Anche a Madrid, che è parzialmente chiusa, il divieto limita la permanenza nelle vicinanze della zona di residenza se non per motivi di lavoro o di salute.

COVID-19 non risparmia nemmeno le istituzioni europee. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato di essere entrata in contatto con una persona risultata positiva ed è andata in pensione in quarantena. La Commissione europea ha anche riferito che più di 150 dipendenti governativi hanno contratto il virus.

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Mario Masciullo - Speciale per eTN

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