La situazione in Italia è disastrosa quando si tratta di COVID-19. Le autorità e la scienza stanno facendo l'impossibile per fare progressi nella lotta a questo virus. Tocilizumab è un farmaco per il trattamento dell'artrite reumatoide da moderata a grave. Serve anche a trattare l'artrite idiopatica giovanile poliarticolare (PJIA) e l'artrite idiopatica giovanile sistemica (AIGI).
Una squadra cinese-italiana a Napes, in Italia, ha sperimentato questo farmaco per combattere il Covid-19. Questa notizia è stata diffusa dalla stampa italiana e dalle fonti della comunicazione sicura italiana: RAI-TV
Dalla collaborazione tra l'Ospedale Colli, l'Istituto dei Tumori di Napoli e medici cinesi, è stato verificato che “Tocilizumab” può dare risultati positivi nella cura delle persone contagiate dal Coronavirus.
Hanno risposto subito due pazienti napoletani
Il farmaco è stato somministrato sabato scorso a due pazienti ricoverati all'Ospedale Cotugno (Napoli), affetti da una grave polmonite da Covid-19. A 24 ore dall'infusione si sono evidenziati incoraggianti miglioramenti, soprattutto in uno dei due pazienti, giunto in ospedale come un caso particolarmente critico. Lo ha riferito l'ospedale napoletano dei Colli.
Lo stesso farmaco è stato utilizzato in Cina in 21 pazienti e ora per la prima volta è stato somministrato in Italia nella pazienza del Coronavirus.
Sulla base di questo esperimento si valuta attualmente se sia raccomandato il trattamento di altri pazienti critici.
Il team internazionale
Il risultato è stato possibile grazie a un grande lavoro di squadra citando: l'Oncologia dell'Azienda dei Colli di Vincenzo Montesarchio, l'Immunoterapia Oncologica e le Terapie Innovative di Pascale di Paolo Ascierto insieme al virologo Franco Buonaguro, e alcuni medici cinesi, tra cui Wei Haiming Ming del First Affiliated Hospital of University of Science and Technology of China e il team di medici del Cotugno, composto tra gli altri da Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento di malattie infettive e malattie infettive, Roberto Parrella, direttore di Uoc Diseases respiratory infettivi, Fiorentino Fragranza, direttore dell'Uoc Anestesia rianimazione e terapia intensiva, Vincenzo Sangiovanni, direttore dell'Uoc Infezioni sistemiche e immunosoppresse, Nicola Maturo, responsabile del Pronto Soccorso Infettivologico sempre di Cotugno e Luigi Atripaldi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e virologia .
L'esperienza cinese
Paolo Ascierto e Vincenzo Montesarchio hanno spiegato come sono stati trattati 21 pazienti. Tutti hanno mostrato un miglioramento visibile già nelle prime 24-48 ore dopo il trattamento. Il trattamento prevedeva un'unica soluzione Ha agito senza interferire con il protocollo terapeutico di utilizzo a base di farmaci antivirali.
Il rovescio della medaglia:
Secondo Gunther Franke, un farmacista di Colonia, in Germania, questa notizia potrebbe essere positiva anche per Roche Pharma, il produttore del medicinale. 4 iniezioni si vendono a 1900,00 €, 12 iniezioni a 5800,00 €
Gli effetti collaterali potrebbero essere gravi e potrebbero includere un'infezione dei canali respiratori superiori, colesterolo estremamente alto, polmonite, vertigini, mal di testa, un accumulo di acqua nelle braccia e nelle gambe, tosse cronica e depressione, tra gli altri.