Israele ha annunciato oggi che consentirà ai cittadini israeliani di recarsi in Arabia Saudita per la prima volta, a determinate condizioni che includono imprenditori israeliani in cerca di investimenti, in un segnale di riscaldamento dei legami.
Il ministro dell'Interno israeliano Aryeh Deri, dopo aver consultato l'istituto di sicurezza del paese, ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che gli israeliani sarebbero autorizzati a recarsi in Arabia Saudita in due circostanze: per motivi religiosi in pellegrinaggio nell'haj, o per un massimo di nove giorni per motivi di lavoro come come investimento o riunioni.
I viaggiatori avrebbero ancora bisogno di un invito e del permesso delle autorità saudite, afferma la dichiarazione.
Israele ha trattati di pace con due paesi arabi - Egitto e Giordania - ma le preoccupazioni per l'influenza dell'Iran nella regione hanno portato a sciogliere i legami anche con alcuni stati del Golfo.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha cercato di capitalizzare interessi comuni come l'Iran mentre commercializzava anche le tecnologie israeliane per cercare di normalizzare ulteriormente le relazioni.
Gli israeliani, per lo più musulmani in pellegrinaggio, si recano in Arabia Saudita da anni, ma di solito con un permesso speciale o utilizzando passaporti stranieri.