"L'autorizzazione della nostra applicazione IND per NUV-868 è una pietra miliare importante per Nuvation Bio in quanto segna il quarto IND negli ultimi 14 mesi nella nostra vasta pipeline di terapie innovative contro il cancro mirate a più tipi di tumore", ha affermato David Hung, MD, fondatore , presidente e amministratore delegato di Nuvation Bio. "Siamo incoraggiati dalla selettività e dalla tollerabilità potenzialmente migliorata dimostrate da NUV-868 negli studi preclinici e non vediamo l'ora di far avanzare il programma nello sviluppo di Fase 1 a metà del 2022".
NUV-868 inibisce BRD4, che è un membro chiave della famiglia BET che regola epigeneticamente le proteine che controllano la crescita e la differenziazione del tumore. NUV-868 è progettato per essere più selettivo per BD2 rispetto a BD1 nel tentativo di evitare le tossicità terapeutiche limitanti di altri inibitori BRD4 come le tossicità gastrointestinali (GI) e del midollo osseo. Studi preclinici hanno dimostrato che NUV-868 è quasi 1,500 volte più selettivo per BD2 rispetto a BD1. Gli inibitori non selettivi del BD1/2 in fase di sviluppo sono stati associati a problemi di tollerabilità, potenzialmente dovuti a un'eccessiva inibizione del BD1.
Con l'autorizzazione di questo IND per NUV-868 nei tumori solidi avanzati, Nuvation Bio avvierà uno studio di fase 1/2 su NUV-868 come monoterapia e in combinazione con olaparib o enzalutamide in più tipi di tumore. Questo protocollo (NUV-868-01) inizierà con uno studio di fase 1 di aumento della dose in monoterapia in pazienti con tumore solido avanzato. Verrà quindi avviato uno studio di fase 1b per esplorare NUV-868 in combinazione con olaparib in pazienti con carcinoma ovarico, carcinoma pancreatico, mCRPC e TNBC precedentemente trattati e in combinazione con enzalutamide per pazienti con mCRPC seguito da uno studio di fase 2b per esplorare ulteriormente la sicurezza e l'efficacia una volta determinata la dose di combinazione di fase 2 raccomandata. Sarà inoltre avviato uno studio di fase 2 in monoterapia nei pazienti con mCRPC, per esplorare ulteriormente la sicurezza e l'efficacia.