- Nell'ultima settimana in Italia, 2,500 morti su 3,000 erano persone di età superiore ai 70 anni.
- Secondo le raccomandazioni, la priorità della vaccinazione è attualmente data alle persone con più di 80 anni, più di 70 anni, personale sanitario, insegnanti, forze dell'ordine e persone fragili.
- Sembra esserci una scappatoia prioritaria sotto forma di una categoria intitolata "altro".
La denuncia del presidente del Consiglio presentata mercoledì scorso al quotidiano italiano Domani, però, non ha dato adito ad alcuna decisione. Ma la situazione è gravissima e impone una svolta immediata del timone: ogni ora persa per quanto riguarda i vaccini COVID in Italia costerà vite umane.
Nell'ultima settimana sono stati 7 morti per milione di abitanti contro 4 in Francia e Stati Uniti e 2.5 in Germania e Gran Bretagna. Almeno 2,500 dei 3,000 morti nell'ultima settimana erano più di 70.
Sono l'unica vera categoria a rischio. Ma dei 10.7 milioni di italiani che hanno più di 70 anni, oltre 8 milioni non hanno ancora visto una dose di il vaccino. Solo un milione (uno su 10) ha avuto la seconda dose. I vaccini adatti agli anziani (Pfizer e Moderna) avevano 3.6 milioni di dosi su 7.2 iniettate.
Oggi possono morire altre centinaia di donne e uomini che avrebbero dovuto essere i primi e che non sono ancora stati vaccinati. Purtroppo i governatori hanno ragione quando dicono di aver obbedito al governo.
Le raccomandazioni del 24 marzo contengono questo concetto di priorità - over 80, over 70, personale sanitario, insegnanti, forze dell'ordine, fragili, ospiti della RSA - queste sono tutte priorità su un piano di parità.
Sebbene le priorità citino gli anziani, allo stesso tempo il governo ha autorizzato le regioni a creare le proprie linee guida. A quanto pare, sembra che quelli a cui è stata data la precedenza fossero "gruppi con forza contrattuale".
Dopo l'esplosione di Draghi in parlamento, le cose sono anche peggiorate. Negli ultimi quattro giorni la Toscana dell'ineffabile Eugenio Giani (Presidente della Regione Toscana) ha donato metà delle dosi di vaccino all'oscura categoria denominata “altro” - così difficile da definire che Palazzo Chigi ha preferito eliminarlo dal statistiche che pubblica.
Quindi, ci sono stati 1.2 milioni di vaccini che, sebbene sia segnalato come ufficiale, nessuno sa a chi siano stati somministrati. Quello che si sa è che negli ultimi 4 giorni la Campania ha destinato 40,000 delle 76,000 dosi iniettate alla categoria “altro”.
Tutto questo scenario non solo costa centinaia di vite umane, ma soprattutto rinvia l'uscita dall'emergenza (anche economica) che, dando davvero la priorità agli anziani, potrebbe già essere in vista.
Piuttosto che partecipare alle discussioni sulla riapertura di ristoranti e scuole, il governo dovrebbe ritenere responsabili coloro a cui è stata data l'autorità di gestire il piano di vaccinazione.
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