I lavoratori della vecchia compagnia aerea Alitalia, ora ribattezzata ITA (Italian Air Transport), intendono mantenere il vecchio marchio per motivi di immagine e continuità di marketing nel mondo.
Tra le domande e le precisazioni che la Commissione Ue ha chiesto al governo Conte attraverso una lettera di indagine sul passaggio tra il nuovo ITA e la vecchia Alitalia, c'è un punto preciso sulle sorti del marchio della storica compagnia aerea.
Italy Air Transport, infatti, potrebbe dover rinunciare all'acquisizione del marchio Alitalia per accedere ai 3 miliardi di euro di aiuti di Stato che faranno decollare la newco guidata da Francesco Caio e Fabio Lazzerini.
Secondo il periodico L'Espresso, in l'UE lettera viene specificata l'importanza del tema della discontinuità tra vecchio e nuovo management: un tema che coinvolge tutti gli asset, ma che metterebbe specificamente in discussione il passaggio del marchio storico - con 75 anni di storia - da un'azienda all'altra.
L'avvio delle operazioni con lo storico marchio sarebbe un segno che l'UE non segna una netta distanza dalla storia della compagnia di bandiera.
Inoltre, le nove pagine della lettera contengono anche richieste sia sulle modalità di individuazione delle rotte redditizie da parte del management IT - soprattutto per quelle domestiche dove è prevista una forte presenza di vettori concorrenti - sia sulla -discriminatoria sulla vendita di servizi a terra e sulla manutenzione, compreso il rilascio di bande orarie presenti negli aeroporti più congestionati.
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